Lascuola contro la legge di stabilità

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NIGI: “IN PIAZZA PER DARE UNA SVEGLIA SU LEGGE STABILITÀ”.

(DIRE) Roma, 30 nov. – “Abbiamo inteso dare una sveglia al Governo, al Parlamento sul blocco dei contratti e degli scatti di anzianità. Siamo scesi in piazza con circa duemila persone, rappresentanti delle organizzazioni sindacali sul territorio.

Dopo questa ”sveglia” vogliamo premere per dare una raddrizzata a proposito della legge di Stabilità: se questo non dovesse succedere, potremmo immaginare di andare avanti con le mobilitazione. Ma non parliamo di sciopero: Noi siamo un sindacato che fa pressioni e proposte, ma senza arrivare ad estreme conseguenze”.

Oggi lo Snals Confsal, guidato dal segretario generale Marco Paolo Nigi, assieme agli altri sindacati della scuola, ovvero Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams, hanno protestato contro il blocco del contratto e degli scatti di anzianità. Circa duemila persone si sono ritrovate all’appuntamento di Montecitorio, dove questa mattina si sono ritrovate in presidio per protestare contro “la doppia penalizzazione”. Diversi i motivi per cui i sindacati si sono ritrovati in piazza. Tra i più importanti sicuramente quello di chiedere l”apertura dei contratti e per più motivi- spiega Nigi- Soffriamo da anni della mancanza di apertura dei contratti, il potere d”acquisto va giù per colpa dell’inflazione, parliamo di 1.000 euro all’anno per lavoratore. E poi non si può non aprire il contratto, la scuola ha bisogno di ammodernamento. Questa organizzazione si fa solo con una tornata contrattuale. Ricordando che tutti i paesi europei, tranne la Svezia, hanno una progressione economica di carriera legata all’anzianità, Nigi ha ribadito i motivi della manifestazione, le tante questioni aperte della scuola italiana, “come il precariato” indicate nel documento che ha ”aperto” la manifestazione. Il punto importante, continua Nigi, è che bisogna restituire autorevolezza alla scuola, ai docenti. Nella scuola si studia, non si ”parcheggia”. La scuola non è una controparte degli studenti, insieme devono crescere e lavorare. Serve quel rigore che oggi forse non c’è più. Bisogna riportare serietà nel mondo della scuola. Ormai per gli alunni è una noia, una seccatura e non un fatto serio e importante per la loro crescita. Oggi, secondo Nigi, la scuola va ripensata dal punto di vista organizzativo, partendo dal fatto che andrebbe tenuta aperta tutto il giorno: “Abbiamo una proposta per una scuola diversa, che veda una separazione tra istruzione e formazione. Da una parte- prosegue Nigi- abbiamo una scuola dedicata all”istruzione, dall’altra attività anche ludiche, ricreative, musicali, culturali. Pensiamo anche a lezioni private, che diventerebbero pubbliche, riservate ad alunni rimasti indietro che avrebbero così la possibilità di rimettersi in pari. Dobbiamo pensare ad una scuola seria, non ad un parcheggio, una scuola necessaria per la crescita degli studenti, dei giovani che costituiranno la società del domani”.

 

 

 

2013-11-30T21:02:02+00:00
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