Organico di diritto personale ATA a.s. 2012/2013

>>>Organico di diritto personale ATA a.s. 2012/2013

Alla riunione l’Amministrazione, rappresentata dal Dott. Maida, ha illustrato i criteri per la formulazione del decreto interministeriale e la circolare di trasmissione dello stesso.

La consistenza complessiva è rimasta immutata rispetto al corrente anno scolastico, con l’eccezione di quella relativa ai DSGA di cui è prevista una contrazione di 2196 posti, di cui 1118 pari al numero delle istituzioni scolastiche sottodimensionate e gli altri dai piani regionali di dimensionamento.
Gli scostamenti del riparto a livello regionale sono abbastanza contenuti e derivano, come per i docenti, dal numero degli alunni e dagli indicatori di contesto socio-economico.

La delegazione dello SNALS-CONFSAL ha preso atto della positività di alcuni aspetti della proposta, ma ha, sin da una prima sommaria lettura dei testi consegnati, sollevato obbiezioni e richiesto integrazioni e modifiche. Tra le più rilevanti segnaliamo quelle relative:

alla riduzione dell’organico DSGA; se è comprensibile la riduzione di un numero pari alla diminuzione di istituzioni scolastiche derivante dal dimensionamento, non è possibile analogo criterio per le scuole sottodimensionate. Infatti, qualora le regioni procedessero, magari dal prossimo anno, al loro accorpamento nel contesto di un nuovo piano regionale non vi sarebbe un contingente di organico a livello provinciale in grado di corrispondere alla nuova delibera. Il sindacato ha, quindi, chiesto che sia salvaguardata a livello provinciale una consistenza di organico, seppure a livello di DOP, superiore o almeno pari al 50% del numero delle scuole sottodimensionate, da riportare come somma a livello regionale. Diversamente , con le ovvie motivazioni legate ad un eventuale incremento di spesa, il MEF potrebbe, in futuro, costringere a ridurre le dotazioni organiche delle altre qualifiche per creare “l’invarianza di spesa”;

alla eliminazione dalla circolare degli organici di ogni riferimento alla determinazione dell’entità dell’indennità al DSGA che non può essere oggetto di alcun atto unilaterale dell’amministrazione ma deve scaturire, come previsto dalla legge, da un atto contrattuale;

alla richiesta di attivazione di un numero di posti, pari alla contrazione di quelli di DSGA determinati come sopra richiesto, di area “C” dando finalmente una prima parziale risposta alla esigenza da sempre sostenuta dal nostro sindacato della creazione di “un’area intermedia”. Questa operazione è tecnicamente possibile visto che la legge finanziaria parla di non incremento;

alla sostanziale modifica della proposta relativa agli assistenti tecnici per gli aspetti derivanti dalla norma (art. 4 –comma 81- della legge 183/2011) che prevede che “allo scopo di evitare duplicazioni di competenza tra aree e profili professionali, negli istituti di scuola secondaria di secondo grado ove sono presenti insegnanti tecnico-pratici in esubero, è accantonato un pari numero di posti di assistente tecnico”. Premesso e ribadito che tale norma è sempre stata contestata dallo SNALS-CONFSAL, prendendo atto di un articolo di legge e quindi del fatto che l’amministrazione deve applicarlo, quanto proposto non è comunque accettabile. Per il sindacato non può essere fatto alcun accantonamento prima e durante le operazioni di mobilità degli assistenti tecnici, ma si possono operare “accantonamenti”, e non riduzioni, di organico solo sulla disponibilità residua dei trasferimenti e considerando destinatario della norma solo un ITP che, dopo le utilizzazioni, non abbia trovato alcuna forma di utilizzo prevista dal relativo CCNI, rimanendo “a disposizione” con zero ore;

al problema della riduzione di organico derivante dalle “esternalizzazioni”. Ferma restando la richiesta di fondo, che è quella di non rinnovare tali tipologie di contratti e, conseguentemente, di ripristinare la consistenza degli organici, la proposta di mantenere invariato il numero di posti destinati alle esternalizzazioni pare profondamente ingiusta per i lavoratori del comparto scuola che sono gli unici a perdere posti di lavoro. Il calo di posti dovrebbe pesare, percentualmente, su entrambe le tipologie di lavoratori e, quindi, si dovrebbe operare una riduzione delle esternalizzazioni e ripristinare in organico la corrispondente quota di posti.

La delegazione dello SNALS-CONFSAL ha altresì:
richiesto garanzie sul mantenimento almeno dello stesso differenziale di incremento dell’organico di fatto rispetto a quello di diritto attivato per il corrente anno scolastico;
riaffermato la necessità di procedere a una revisione delle tabelle con cui viene definito l’organico ATA delle istituzioni scolastiche in quanto si è dimostrato nei fatti e negli anni che in molti casi non garantisce il funzionamento delle istituzioni scolastiche neppure per i bisogni essenziali;
auspicato un esplicito rafforzamento del coinvolgimento delle OO.SS. a livello regionale.

2012-06-16T16:10:48+00:00
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