Organizzazione percorsi abilitanti speciali (PAS) – Incontro al Miur
Nel pomeriggio di oggi, 13 novembre 2013, si è tenuto al Miur un incontro con il seguente o.d.g.: Organizzazione percorsi abilitanti speciali (PAS).
Il Capo Dipartimento ha preannunciato una serie di incontri, nei quali discutere tutte le problematiche dei PAS e dei TFA, fissando un calendario con cadenza quindicinale su tutte le procedure abilitanti e su altri problemi, quali i corsi di sostegno relativi ai docenti in esubero, CLIL ecc.. Ciò per evitare che ci siano delle disfunzioni, come quelle segnalate per la prima gestione dei TFA, per i quali sono sorti talvolta problemi troppo tardivamente per poter essere risolti in maniera univoca sul territorio nazionale.
Il dott. Molitierno ha illustrato una bozza di decreto per l’avvio dei PAS, nel quale si disciplina, tra l’altro, il caso di corsi che abbiano più richiedenti rispetto a quelli effettuabili in prima battuta.
Nella bozza di decreto, che l’Amministrazione ha già dichiarato di voler modificare in alcune parti a seguito del dibattito odierno, si affrontano le seguenti questioni: criteri di ripartizione dei candidati da attuarsi, qualora la capacità ricettiva degli atenei e delle istituzioni AFAM della regione sia insufficiente rispetto al numero degli aspiranti aventi titolo a partecipare ai percorsi abilitanti e, conseguentemente, si renda necessaria la suddivisione dei frequentanti in più anni accademici.
La bozza di decreto prevede una priorità determinata dalla mancanza di altra abilitazione e dalla maggiore anzianità di servizio, in considerazione dei servizi valutabili presenti al SIDI, se prestati nelle scuole statali e quelle derivanti dalle autocertificazioni degli interessati nel caso di prestazione di servizio nelle scuole paritarie o nei centri della formazione professionale; a parità di punteggio è stata prevista la precedenza del candidato con maggiore anzianità anagrafica.
La bozza di decreto prevede, inoltre, la possibilità nel caso di candidati in numero esiguo, di attivazioni di corsi a livello interregionale e di raggruppamenti di classi di concorso omogenee, al fine di ottimizzare le risorse; è prevista inoltre, in tali casi, una maggiore attivazione di percorso on line.
Inoltre, la bozza di decreto prevede che l’inizio dei corsi dovrà avvenire entro la seconda metà del mese di dicembre 2013 e concludersi, possibilmente nel mese di giugno 2014.
L’Amministrazione ha dichiarato che, entro la giornata di domani ci invierà una nuova bozza, già modificata a seguito del dibattito odierno, che potrà essere ulteriormente emendata sulla base di ulteriori osservazioni, da formularsi in tempi strettissimi, (entro domani) .
La delegazione SNALS-CONFSAL, nel riservarsi osservazioni sulla bozza di decreto ha, tra l’altro, avanzato con forza le seguenti richieste:
· garanzia di piena validità dell’a.s. 2012/2013 a tutti i fini, compreso anche quello dell’eventuale scaglionamento, negli appositi elenchi che saranno predisposti a cura degli Uffici Scolastici, come ha precisato l’Amministrazione;
· che sia definito un tetto massimo del costo dei corsi PAS, per non gravare il personale interessato di un onere eccessivo;
· che si attui un rinvio immediato dei termini per la presentazione della domanda del diritto allo studio per consentire anche a coloro che frequenteranno il PAS di poter produrre domanda;
· che il personale iscritto ai PAS sia messo nelle migliori condizioni di frequenza;
· che sia formulata a livello nazionale, fermo restando la contrattazione di livello regionale, una Intesa tra OO.SS. e Amministrazione che consenta, tra l’altro, ai territori la possibilità di “spacchettamento” delle 150 ore anche tra più soggetti: ciò, nel caso che l’Amministrazione non accogliesse la richiesta ottimale formulata dal nostro sindacato di ampliare, in via straordinaria, la percentuale da assegnare al diritto allo studio, in considerazione, ad esempio, del fatto che l’Amministrazione si dovrebbe fare carico, tra l’altro, di consentire al personale in esubero di poter frequentare i corsi di sostegno loro destinati senza dover attingere dalla percentuale destinata alle 150 ore, in quanto è interesse dell’Amministrazione cercare di riassorbire l’esubero;
· chiesto che l’operazione di avvio dei PAS sia contestuale e non si crei allarme per “fughe in avanti” di alcuni USR, quali, ad esempio, le Marche, che hanno già ufficializzato l’attivazione di alcuni corsi, ingenerando negli interessati la preoccupazione che altri non verranno organizzati;
· chiesto garanzie che anche il percorso per la primaria sia attivato in quanto, da alcuni territori, emerge in incontri tra OO.SS. e UU.SS.RR., il dubbio che tali percorsi non saranno attivati;
· ribadito, ancora una volta, che i corsi devono essere assolutamente attivati per tutte le classi di concorso con immediatezza per non determinare situazioni di negatività per gli aspiranti di alcune classi di concorso, in vista del rifacimento delle graduatorie di istituto.
il dott. Livon, Direttore Generale dell’Università, ha dichiarato che, in tempi brevi, il Dipartimento dell’Università sarà in grado di chiarire qual è l’offerta formativa che potrà essere garantita dalle singole Università; si è riservato una risposta sulla questione specifica dei corsi PAS per la scuola primaria. Per tali ultimi corsi relativi alla scuola primaria, il Capo Dipartimento, dott. Chiappetta, ha ribadito che tali corsi dovranno essere attuati e ci sono, per gli aspiranti agli stessi, le medesime garanzie che saranno attuate per l’istituzione di tutti i PAS relativi alle classi di concorso per le quali ci siano aspiranti, ancorché in numero minimo.