INCONTRO CON IL MINISTRO
Si è svolto, il 22.11.2013 al MIUR, l’incontro delle OO.SS. rappresentative del comparto scuola e della dirigenza scolastica con il Ministro.
L’On. Carrozza ha introdotto i lavori sottolineando l’importanza della conversione in legge del Decreto 104/2003 che è, a suo parere, un passo molto importante perché, al di là delle valutazioni diverse che sono state date, aveva consentito di riportare nel dibattito politico il tema della scuola. Ha poi comunicato che al ministero si era già al lavoro per i decreti attuativi ed ha citato, senza entrare nei contenuti specifici, in particolare:
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il D.M. sul comodato d’suo dei libri di testo ed e-book nelle scuole;
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il bando per il wireless nelle scuole;
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il D.M. per l’edilizia scolastica in relazione alla possibilità di mutui agevolati con la BEI;
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il dimensionamento delle scuole ove si è in presenza di punti di vista differenti fra Regioni e MEF;
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la predisposizione del piano triennale di assunzioni;
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i percorsi di orientamento;
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le problematiche connesse al sostegno.
Il Ministro ha poi continuato il suo intervento riferendosi:
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alla legge di stabilità; al riguardo ha garantito il suo impegno ad operare con emendamenti migliorativi e, comunque, a tutelare la scuola da incursioni e/o tagli. Ha poi affermato con forza, in relazione alle indiscrezioni giornalistiche, che non c’è mai stato e non ci sarà un provvedimento per la scuola collegato alla legge di stabilità;
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alla spending-review; al riguardo ha riferito che anche ieri in Consiglio dei Ministri si è dedicato molto tempo a questo tema. Ha poi puntualizzato che, trattandosi di un lavoro molto serio ed importante, si vuole operare con un metodo nuovo. Data la rilevanza del tema il Ministro ha istituito un gruppo di lavoro interno al MIUR con l’obiettivo di lavorare sui dati e sui trend di spesa in quanto non si può solo fare muro ma si deve soprattutto ragionare e argomentare. Su questo argomento ha concluso affermando che la scuola ha già dato abbastanza e, quindi, oggi nell’istruzione e formazione si deve reinvestire.
Conclusa questa parte, l’On. Carrozza è passata a trattare:
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il tema degli scatti, comunicando che per il 2012 si sono trovati 120 milioni di euro che consentono di ridurre l’incidenza economica del recupero dell’anzianità 2012 a carico del fondo d’istituto. Trattandosi, però, di risorse non strutturali a regime, a partire dall’anno successivo il fabbisogno tornerà ad essere dell’ordine di 300 milioni di euro. Ha anche detto che sta operando presso il Governo e il Parlamento per escludere dai provvedimenti il blocco delle anzianità;
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il tema del contratto, affermando che si deve operare per creare le condizioni di contesto per affrontare questo argomento;
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il tema della valutazione. Su questo delicato argomento ha detto che mira a riattivare un dibattito meno radicale e più costruttivo anche perché è un tema importante di cui si occuperà il Consiglio dell’Istruzione Europeo che si terrà sotto la presidenza italiana. Il Ministro ha sottolineato che quello della valutazione è un tema ineludibile, anche se ha ammesso che ciò che è stato fatto è certamente migliorabile ed ha anche comunicato la volontà di presentare i risultati OCSE-PISA al ministero.
Il Ministro ha concluso il suo intervento introduttivo affermando che il clima politico e la situazione economica attuali non facilitano certo un clima sereno ed ha invitato tutti ad attivare iniziative che cerchino di mantenere vivo il dibattito in modo che emerga con forza la necessità che l’istruzione dovrà essere al centro della politica anche economica del futuro.
Si sono poi succeduti gli interventi delle organizzazioni sindacali presenti che hanno sostanzialmente ripreso i temi oggetto dell’iniziativa sindacale in atto, accentuando alcuni aspetti rispetto ad altri, secondo le diverse sensibilità.
Lo SNALS-CONFSAL nel suo intervento, dopo aver auspicato una maggiore frequenza di incontri al massimo livello politico, ha preso atto della comunicazione relativa:
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al recupero di 120 milioni di euro per il 2012;
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alla insussistenza delle notizie di provvedimenti collegati alla legge di stabilità che riguardassero, tra l’altro, anche lo stato giuridico ed economico del personale:
Successivamente ha richiamato, tra l’altro, la necessità:
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di andare ad una rapida soluzione del problema del recupero dell’anno 2012 con emanazione tempestiva dell’atto di indirizzo all’ARAN e di cancellare la previsione del blocco delle anzianità per gli anni successivi;
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di dare concreto avvio alla norma che prevede l’istituzione dell’organico funzionale di scuola e di rete in modo da dare anche continuità e prospettiva ai percorsi di stabilizzazione e di reclutamento;
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di non ipotizzare soluzioni ordinamentali che prevedano la riduzione da 13 a 12 anni del percorso scolastico come potrebbe sembrare da alcune sperimentazioni che attuano un percorso di soli quattro anni della secondaria superiore;
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di procedere ad una ridefinizione degli organi di gestione della scuola sia a livello nazionale che territoriale. Nel frattempo va ripristinato il CNPI per tutte le delicate competenze che la legge attribuisce a tale organismo;
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di alleggerire i docenti e tutto il personale dal cumulo di adempimenti burocratici che il susseguirsi di norme e iniziative continua a scaricare sul personale scolastico;
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di una ridefinizione puntuale delle competenze delle contrattazioni a tutti i livelli in modo da garantire celerità, oggettività e trasparenza alle decisioni ed eliminare il diffuso clima di tensione che si avverte in particolare a livello decentrato;
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di dare risposte concrete alla problematica collegata al pensionamento con quota 96;
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di prevedere il ripristino delle posizioni economiche orizzontali del personale ATA;
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di garantire una applicazione non restrittiva della norma sugli inidonei e ITP delle classi A555 e A999, nonchè la continuità dei supplenti in servizio;
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di risolvere positivamente le problematiche dei dirigenti scolastici in relazione ala consistenza del fondo unico nazionale.
Sul piano politico più generale, lo SNALS-Confsal ha chiesto al Ministro di operare presso il Governo al fine di:
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avviare la apertura delle trattative contrattuali sul piano sia economico che normativo;
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garantire anche al personale della scuola la fruizione di eventuali benefici legati alla riduzione del cuneo fiscale;
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di portare alla scuola finanziamenti in linea con quelli degli altri paesi europei.
Il Ministro ha chiuso la riunione affermando di non aver tempo e modo di rispondere a tutti, ma ha comunicato di pensare sia ad un incontro a breve sia ad una maggior frequenza di occasioni di confronto. Ha, comunque, garantito che non ha allo studio alcuna revisione ordinamentale e, tanto meno, una che riduca di un anno il percorso complessivo.