Istruzione per gli adulti – CPIA

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Istruzione per gli adulti – CPIA

Nella mattinata di oggi, 4 febbraio, si è tenuto al MIUR, presso la Direzione Generale per gli ordinamenti e la valutazione del sistema nazionale di istruzione, una riunione di informativa alle OO. SS. con il seguente o.d.g.:

  • CPIA avviati nell’a. s. 2014/15: dati MIUR;

  • Progetti assistiti a livello nazionale ex art. 11 – comma 1 – D.P.R. 263/12: dati MIUR/INDIRE;

  • Misure nazionali di sistema, art. 11 – comma 10 – D.P.R. 263/12: piano PAIDEIA;

  • Avvio messa a regime CPIA a. s. 2015/2016: adempimenti.

L’Amministrazione ha illustrato alle OO. SS., in maniera specifica, lo “stato dell’arte” dell’Amministrazione su tutti i punti all’o.d.g..

In particolare ha illustrato, in relazione al primo punto all’ordine del giorno, gli adempimenti già effettuati dall’Amministrazione per l’avvio e il funzionamento dei CPIA per tale a. s., ripercorrendo, in maniera dettagliata, tutto l’iter normativo e riassumendo tutte le note emanate sulla specifica materia.

Inoltre, ha illustrato alcuni dati, articolati per regione, provincia e numero punti di erogazione, con indicazione dei CTP e delle scuole carcerarie in essi ricondotti, nonché i dati relativi alla denominazione dei CPIA e ai relativi codici meccanografici, dati aggiornati al 22/01/2015.

L’Amministrazione ha illustrato il dato relativo al I triennio di attuazione, progetti assistiti 2013/14, CPIA attivati 2014/15 e un primo dato relativo ai CPIA di nuova istituzione previsti per l’a. s. 2015/16, precisando che, per tale a. s., non sono ancora pervenuti tutti i dati dalle varie regioni, che saranno forniti alle OO. SS. in maniera più completa, non appena il MIUR ne sarà in possesso.

Per quanto riguarda il secondo punto all’o.d.g., riguardante i progetti assistiti a livello nazionale, l’Amministrazione ha illustrato le articolazioni di tali progetti e i primi dati relativi agli stessi, specificando che il “Progetto assistito a livello nazionale” è:

  • articolato in due azioni:

    1. azioni finalizzate ad una prima e graduale applicazione delle previsioni regolamentari relative alle “reti territoriali di servizio”, agli accordi con gli Enti locali e altri soggetti pubblici e privati, agli accordi di rete e alle commissioni per la definizione del patto formativo;

    2. azioni organizzative per una prima e graduale applicazione dei nuovi assetti didattici e organizzativi anche ai percorsi di istruzione nelle carceri, relativi ai percorsi di I livello, percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana e percorsi di II livello, 1° periodo didattico e degli strumenti di flessibilità;

  • progettato e realizzato da una rete;

  • prevede la realizzazione di 10 attività specifiche di cui 5 riferite all’azione a) e 5 all’azione b), per attuare una prima graduale applicazione dei contenuti normativi del D.P.R. 263/2012.

In relazione al terzo punto all’o.d.g., “Misure nazionali di sistema, art. 11 – comma 10 – D.P.R. 263/12: piano PAIDEIA” l’Amministrazione ha fornito alle OO.SS. la Nota 842 del 3 febbraio 2015, (già inviata agli Uffici Scolastici Regionali), relativa a “Trasmissione Linee Guida per la realizzazione del Piano di Attività per l’innovazione dell’istruzione degli adulti (P.A.I.DE.IA) avvio attività”. Il documento allegato alla nota è stato elaborato dal gruppo nazionale di lavoro, nell’incontro del 15/01/2015, gruppo istituito per la definizione di tali linee guida.

La nota chiarisce, altresì, i compiti affidati a tale gruppo di lavoro, che prevede anche attività di sostegno e monitoraggio sulla progettazione svolta dalle singole aggregazioni interregionali e monitoraggio del piano.

La tempistica prevista è la seguente:

  • 27/02/2015 definizione dei progetti esecutivi PAIDEIA di ciascuna aggregazione interregionale;

  • 16/03/2015 avvio delle attività di aggiornamento;

  • 15/05/2015 conclusione delle attività di aggiornamento;

  • 26/06/2015 rapporto di monitoraggio del piano.

L’Amministrazione ha precisato che la Direzione Generale degli Ordinamenti non aveva, a propria disposizione, fondi finalizzati alla formazione del personale impegnato nei CPIA e nella istruzione per gli adulti e gli USR si sono dovuti avvalere dei fondi per la formazione di cui disponevano. L’Amministrazione ha precisato che quasi tutte le regioni hanno aderito alle iniziative di formazione, tranne la Liguria (che, pur condividendo le finalità proposte, ha preferito organizzare tali iniziative di formazione e accompagnamento in proprio o in collaborazione con regioni limitrofe), il Piemonte e la Sardegna. La Basilicata ha aderito al piano, ma ha precisato di non avere risorse disponibili e l’Amministrazione ha dichiarato nell’incontro odierno che si adopererà per un possibile reperimento delle stesse; la difficoltà della Direzione Generale degli Ordinamenti deriva dal fatto che nell’ambito della 440/97, non sono stati stanziati fondi per l’accompagnamento e la formazione del personale dei CPIA.

L’Amministrazione ha, altresì, affermato che tra pochi giorni sarà emanata la specifica circolare sulle iscrizioni.

La Delegazione Snals-Confsal, nel dare atto all’Amministrazione dell’ampia relazione sui vari punti all’o.d.g., ha:

  • affermato, con forza, che l’avvio di una innovazione normativa così importante, quale quella del regolamento dei CPIA, avrebbe dovuto ottenere un adeguato stanziamento finanziario sia per il funzionamento, sia per le attività di formazione;

  • evidenziato che ci sono stati gravissimi problemi organizzativi nella fase di avvio dei CPIA fin qui istituiti, anche in relazione alle difficili situazioni logistiche;

  • sottolineato i ritardi dell’Amministrazione nell’assegnare i codici ai CPIA ed evidenziato che ciò ha ritardato, tra l’altro, anche la determinazione e l’erogazione dei fondi per il funzionamento degli stessi;

  • chiesto all’Amministrazione che il MIUR realizzi un migliore assetto interno per un coordinamento di tutte le iniziative relative alla formazione;

  • ricordato che, quando la formazione era oggetto di contrattazione, venivano individuate negli appositi CCNI sottoscritti dall’Amministrazione e dalle OO.SS., le priorità nelle attività di formazione e quindi dell’utilizzo dei fondi e veniva sempre sottolineata sia la priorità delle iniziative di accompagnamento delle riforme, sia quelle della formazione del personale neo assunto;

  • chiesto all’Amministrazione un maggior raccordo tra le varie Direzioni Generali, per le iniziative di formazione da porre in atto, evitando un discutibile utilizzo delle risorse, che non tenga in alcun modo in considerazione alcune priorità strategiche;

  • sottolineato che non è giusto che gli USR abbiano dovuto attingere, per l’avvio di una riforma, ai fondi a propria disposizione, con il risultato che alcune regioni sono state poste in condizioni meno favorevoli di altre;

  • affermato che le difficoltà di avvio dei CPIA potrebbero far correre il rischio che una parte di personale che ha già precedenti esperienze nel campo di istruzione per gli adulti, stanco delle continue difficoltà, presenti domanda di trasferimento in altra tipologia di posto, rischiando di disperdere un patrimonio di esperienze formatesi nel campo specifico negli anni e prezioso per l’attuazione a regime dei CPIA che, come ci ha comunicato l’Amministrazione, saranno attuate a regime dall’a.s. 2015/2016, con l’abolizione dei CTP;

  • evidenziato che spesso, al fine di far quadrare il numero di posti assegnati, alcune regioni hanno “sacrificato” i corsi serali nelle secondarie di II grado, depauperando gli organici e determinando soprannumero del personale titolare nei serali;

  • evidenziato ancora una volta, che lo Snals-Confsal ritiene che il segmento della istruzione degli adulti debba essere salvaguardato e tenuto nella adeguata considerazione.

 

2015-02-05T21:12:54+00:00
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