Il 6 marzo p.v. la Corte Costituzionale si pronuncerà sull’incidente di costituzionalità dell’art. 64, comma secondo, del D.L. 112/2008, convertito in legge 133/2008, nella parte in cui ha disposto la riduzione degli organici del personale ATA.
Al riguardo, si rammenta che il Tar del Lazio ha sollevato la questione di legittimità costituzionale nell’ambito del giudizio promosso dallo Snals Confsal – rappresentato e difeso dagli avv.ti Mirenghi e Viti – avverso i decreti interministeriali con i quali il Miur ed il Ministero delle finanze, in attuazione del predetto disposto normativo, avevano proceduto alla rideterminazione organiche nazionali del personale ATA ed alla conseguente suddivisione di esse nelle dotazioni organiche regionali.
La Corte costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi in ordine alla possibilità, da parte del legislatore nazionale, di intervenire in modo diretto su materie (quali per l’appunto quella relativa alla definizione degli organici del personale scolastico) oggetto di competenza regionale, apportando direttamente significative decurtazioni per malcelate esigenze di contenimento della spesa pubblica ed in violazione dei principi costituzionali sottesi all’esercizio della potestà normativa in materia scolastica.
Nel caso in cui la Corte Costituzionale dovesse accogliere il ricorso dello Snals-Confsal, decadrebbero le riduzioni operate sull’organico del personale Ata negli ultimi anni scolastici in virtù dell’art. 64, comma 2, legge 133/2008.