Sospeso lo sciopero del 17 maggio 2019
La notte del 23-24 aprile i maggiori Sindacati Scuola, a seguito di una notte intera di confronto a volte serrato con il Governo, hanno sottoscritto un’intesa con il Presidente del Consiglio Conte e il Ministro Bussetti. Di conseguenza è SOSPESO lo sciopero proclamato delle attività aggiuntive dal 26 aprile al 16 maggio e quello generale dell’intera giornata del 17 maggio. Sono confermate tutte le attività di raccolta delle firme a contrasto dei progetti di regionalizzazione del sistema dell’istruzione.
Soddisfazione del sindacato che auspica lo svolgimento di corrette relazioni sindacali sia sempre valorizzato come scelta di metodo permanente e ordinario e non solo come risposta a iniziative di mobilitazione come si è stati costretti con la dichiarazione di sciopero del 17 maggio.
Su tutte le questioni aperte che erano il motivo dello sciopero si è riscontrata la riapertura del confronto con il Ministro e si è convenuto di attivare immediatamente tavoli tecnici di confronto attraverso i quali Dare piena attuazione dell’intesa raggiunte.
I PUNTI PRINCIPALI DELL’ACCORDO:
1) PRECARIATO: a) posti riservati del 50% per coloro che hanno 36 mesi di servizio (tre annualità di 180 giorni di servizio o dal 1 febbraio ininterrottamente fino al termine degli scrutini) nel prossimo concorso con esclusione della prova preselettiva; b) organizzazione di percorsi abilitanti e selettivi per coloro che hanno il servizio dei 36 mesi ma non hanno l’abilitazione finalizzati all’immissione in ruolo; c) si può partecipare ad uno o ad entrambi i punti di cui sopra.
2) STIPENDIO: impegnate più risorse con aumenti a tre cifre (dichiarazione del Ministro) nel triennio 2019/21 per recuperare la perdita del potere d’acquisto degli stipendi e “per allineare gradualmente gli stipendi alla media degli altri Paesi europei.
3) REGIONALIZZAZIONE: impegno per la salvaguardia dell’unità del sistema nazionale d’istruzione con lo stato giuridico di tutto il personale regolamentato dal CCNL.
4) ATA: valorizzazione del personale Ata attraverso il riavvio della mobilità professionale a partire dagli Amministrativi facenti funzione Dsga.