Via libera al decreto scuola
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge sulla scuola.
Il decreto legge che è stato presentato e approvato in Cdm apporta alcune correzioni rispetto alla bozza che il Miur aveva proposto giovedì scorso. Nello specifico viene esplicitato in maniera più chiara e dettagliata il concetto di “tutti promossi“ prevedendo per tutti il recupero delle competenze non acquisite quest’anno all’inizio del prossimo e valorizzando e valutando il lavoro svolto a distanza in questi mesi dagli alunni.
Nella sostanza tuttavia non cambia granché rispetto al testo precedente, perché su voti e valutazione finale non ci sarà spazio per bocciature o per rimandati visto il rischio di ricorsi e le difficoltà che ancora ci sono con la didattica a distanza.
Due ipotesi per la maturità e altrettante per gli esami di terza media, a seconda che si torni in classe il 18 maggio o non si torni fino a settembre.
Ipotesi rientro dopo il 18 maggio
Lo spartiacque è fissato al 18 maggio. Se entro tale data gli studenti non avranno fatto ritorno in classe, gli ammessi all’esame di maturità sosterranno online una prova orale. A valutarli una commissione interna (ma con presidente esterno).
Discorso diverso invece per gli esami di terza media che dovrebbero essere addirittura annullati. Agli studenti degli istituti delle scuole secondarie di primo grado basterà l’elaborazione di una tesina multidisciplinare per poter concludere il loro triennale percorso di studi che verrà valutato insieme ai voti dell’anno scolastico.
Ipotesi rientro entro il 18 maggio
Nel caso in cui, invece, fosse possibile tornare a scuola entro il 18 maggio, anche l’esame di maturità diventerebbe più completo e simile a quello classico. Gli studenti sarebbero chiamati a sostenere la prova di italiano (uguale su tutto il territorio), la seconda prova (non a carattere nazionale, ma scelta dalla singola commissione di esame in base all’attività didattica svolta, in aula e a distanza) e un colloquio.
Nel caso di rientro a metà maggio anche i ragazzi di terza media avranno una loro prova d’esame che dovrà essere decisa dalla scuola. Si tratterà di un esame “facilitato“, dal momento che “è prevista l’eliminazione di una o più prove rimodulando le modalità di attribuzione del voto finale”.
«In corrispondenza della sospensione – si legge nel Decreto – il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza». E così si andrà avanti fino alla fine delle lezioni. Per poi riprendere l’anno, a settembre, con il possibile recupero delle lezioni perdute sia in presenza sia con la classe virtuale.
In classe il 1º settembre
Indicazioni importanti arrivano poi per quanto riguarda l’inizio del prossimo anno scolastico che, in classe o online, comincerà per tutti il 1º settembre. Prevista per gli alunni con lacune “l’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019-2020 nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1 settembre 2020, quale attività didattica ordinaria”.
Graduatorie di istituto
Per i docenti il decreto scuola stabilisce che le graduatorie d’istituto, per l’anno 2020/2021, non saranno aggiornate e si procederà con la proroga. Le graduatorie d’istituto attualmente vigenti saranno quindi prorogate per un anno.
Nuove assunzioni
Via libera alle assunzioni chieste dal Ministero dell’Istruzione per recuperare parte dei posti liberati nell’estate del 2019 da quota 100. Si attua una norma inserita nel decreto scuola approvato in autunno. Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.
I concorsi
L’ultima bozza del decreto sulla scuola all’esame del Consiglio dei ministri prevede che, fermi restando “i limiti e le restrizioni” sullo svolgimento di tutte le prove stabilite dalle procedure concorsuali, durante lo stato di emergenza, il Ministero dell’istruzione può bandire i concorsi per l’assunzione di personale docente ed educativo per i quali possegga le necessarie autorizzazioni. Prevista la sospensione delle procedure concorsuali e degli esami di abilitazione per l’accesso alle professioni vigilate dal Ministero della giustizia, comprese le misure compensative per il riconoscimento delle qualifiche professionali conseguite all’estero.
Concorsi pubblico impiego
Stando alla bozza “lo svolgimento delle procedure concorsuali per l’accesso al pubblico impiego, ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, sono sospese per sessanta giorni a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto”. Il provvedimento precisa che “sono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica”.