Il Prefetto di Oristano incontra i Precari
Il Prefetto di Oristano incontra i Precari
Oggi, 12 febbraio 2016, anche Oristano ha risposto alla giornata in difesa dei diritti dei precari della Pubblica Istruzione. I segretari provinciali della Flc Cgil, della Cisl scuola, della Uil scuola, dello Snals Confsal e della Gilda Unams hanno, con sensibilità, promosso un incontro presso i locali della Prefettura insieme ad una delegazione di precari della scuola, Monica Fanni (Cgil) e Salvo Filangeri (Snals Confsal).
La folta delegazione è stata ricevuta dal Prefetto Vicario, dottoressa Paola Dessì, che ha ascoltato, con attenzione e partecipazione, quanto riferito da chi ormai da anni presta servizio con contratti di lavoro a tempo determinato nelle varie scuole di ogni ordine e grado della provincia. Costoro hanno ribadito, con determinazione, la loro profonda delusione in quanto l’emanazione della legge 107, quella comunemente nota come “della buona scuola”, non ha tra le sue intenzioni quella di porre fine al precariato storico, precariato che si trasforma in un disagio oltre che economico anche psicologico dei lavoratori.
In precedenza il Ministero aveva invece assunto, a seguito della sentenza della Corte di Giustizia Europea, un preciso impegno: l’eliminazione definitiva del lavoro precario nella pubblica istruzione, impegno che invece è stato ampiamente disatteso.
Nel corso della discussione si sono affrontati diversi punti che preoccupano i lavoratori precari; l’accento è stato posto soprattutto sull’emanazione del mega concorso, tanto sbandierato quanto rinviato; infatti, il bando sarebbe dovuto uscire entro la fine del 2015. I docenti abilitati bloccati nelle varie graduatorie di 1, 2 e 3 fascia, che da anni ormai mandano avanti la scuola, non possono assolutamente essere obbligati a fare un concorso, perché sono già stati ampiamente selezionati.
Particolare attenzione è stata posta ancora sull’esclusione dal piano di assunzioni esperito dal Ministero di alcune categorie di lavoratori, come, ad esempio, i colleghi della scuola dell’infanzia oppure del personale tecnico amministrativo e non ci si è dimenticati della ormai famigerata sentenza della Corte di Giustizia europea del novembre 2014, che si è pronunciata a favore del diritto di stabilizzazione di quei lavoratori che hanno un pluri-contratto di lavoro a tempo determinato, sentenza che purtroppo non è stata recepita dal Governo italiano. Una possibile soluzione che è scaturita durante il confronto tra le parti ha trovato tutti d’accordo: la possibilità di riconoscere i diritti acquisiti da tanti anni di lavoro sul campo, stabilizzando tutti coloro che stanno ricoprendo un incarico su un posto disponibile; questa considerazione parte dal fatto che quest’anno sono aumentati, di fatto, gli incarichi di supplenza.
Questo dato è incontrovertibile e dimostra con chiarezza che il precariato non solo non è diminuito ma anzi è aumentato!.