Sciopero 5 maggio: Grazie alla “reale vera BUONA SCUOLA”
Alla protesta ha partecipato la “scuola reale” in tutte le sue componenti che rivendicano stabilità, risorse umane, economiche e strutturali, l’abbandono di ogni ipotesi di gestione autoritaria nella scuola, dell’invadenza delle leggi negli ambiti contrattuali e l’avvio di una nuova stagione contrattuale
Grazie alla “reale vera buona scuola“,
sento il bisogno di ringraziare quanti con la loro partecipazione hanno contribuito a realizzare ieri, 5 maggio, la maggior adesione che si ricordi sia allo sciopero sia alle sei manifestazioni organizzate in altrettante grandi città italiane che hanno visto la presenza di oltre 100.000 persone in piazza a Roma, 60.000 a Milano, 30.000 a Bari, 20.000 a Catania e Cagliari, 20.000 a Palermo.
Chi ha partecipato non è certo un “nostalgico conservatore”, ma una persona che ogni giorno porta avanti con passione la scuola italiana tra mille difficoltà.
Alla protesta ha partecipato la “scuola reale” in tutte le sue componenti che rivendicano stabilità, risorse umane, economiche e strutturali, l’abbandono di ogni ipotesi di gestione autoritaria nella scuola, dell’invadenza delle leggi negli ambiti contrattuali e l’avvio di una nuova stagione contrattuale.
Roma, 6 maggio 2015
Il Segretario Generale dello SNALS-CONFSAL
Marco Paolo Nigi