Sulla G.U. n. 47 del 25/02/2013, è stato pubblicato il D.P.R. 29/10/2012 n. 263, relativo al “Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”, approvato dal Consiglio dei Ministri il 4/10/2012.
Il Regolamento, entrato in vigore in data 26/2/2013, ha completato il suo lunghissimo iter di approvazione, durato quasi 6 anni.
Lo stesso detta le norme generali per la ridefinizione, a partire dall’a.s. 2013/14, e, non oltre l’a.s. 2014/15, dell’assetto organizzativo e didattico dei centri provinciali di istruzione degli adulti, ivi compresi i serali.
I CPIA saranno costituiti, di norma, su base provinciale, nel rispetto delle competenze di programmazione delle regioni e saranno dotati di autonomia scolastica.
I Centri avranno i medesimi organi collegiali delle istituzioni scolastiche, pur con le specificità e gli adattamenti previsti all’art. 7 del Regolamento.
Il Regolamento definisce l’utenza, assetto didattico e prevede, inoltre, specifiche norme relative a: valutazione e certificazione, organi collegiali, gestione amministrativa contabile, dotazioni organiche, monitoraggio e valutazione di sistema.
Posizione dello SNALS-Confsal
Il nostro Sindacato, ha seguito, con attenzione e criticità il lunghissimo iter di approvazione del Regolamento, avanzando, nelle audizioni presso le commissioni parlamentari e negli incontri ministeriali, numerose proposte di modifica dello schema, alcune delle quali sono state recepite.
È rimasta irrisolta, invece la problematica delle limitazione nelle istituzioni dei Centri. Infatti lo SNALS-Confsal aveva richiesto, con forza, che la costituzione dei Centri non fosse condizionata dai criteri e dai parametri di dimensionamento delle istituzioni scolastiche e dai vincoli imposti dal D.L. n. 112/08; aveva, altresì, evidenziato la necessità di istituzione di più Centri, specialmente nei territori vasti o in zone particolarmente disagiate o con difficoltà di collegamento.
Tutto ciò non è stato recepito, in quanto, anche nella parte relativa alla disciplina transitoria si ribadiscono i vincoli, che vengono ripetutamente sottolineati.
Il nostro sindacato, conferma pienamente, la prosecuzione del proprio impegno sia nelle informative relative alla determinazione degli organici, sia nelle fasi di emanazione delle linee guida e dei regolamenti attuativi; si batterà inoltre inoltre, con forza, per garantire, anche nella definizione dei criteri per la mobilità del personale su tali tipologie di posti, la massima tutela dei diritti e delle aspettative del personale, con particolare riguardo a coloro che abbiano già svolto esperienze lavorative nei CTP e nei corsi serali, preziose nella definizione dei nuovi assetti e delle nuove offerte formative caratterizzanti i CPIA.