Si è svolto l’incontro con le OO.SS. preannunciato dal Ministro Gelmini la scorsa settimana per la presentazione del testo del decreto interministeriale necessario per l’utilizzo della quota del 30% dei risparmi da finalizzare prioritariamente al riconoscimento delle anzianità. Questo decreto è il risultato dell’azione intrapresa a suo tempo da Snals-Confsal, per la modifica della manovra economica che cancellava la validità dell’anzianità per il triennio 2010-2012 e pone fine ad una situazione di incertezza che veniva alimentata da voci che, come dimostrano i fatti, erano allarmistiche e non rispondenti alla reale situazione.
Il decreto interministeriale, essendo legato alla certificazione delle economie annuali, è ovviamente riferito per ora all’anno 2010. Il testo proposto corrisponde a quanto il Ministro Tremonti e il Ministro Gelmini si erano impegnati a realizzare; infatti riconosce:
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all’art. 2 il “recupero dell’utilità dell’anno 2010 ai fini della maturazione delle posizioni di carriera e stipendiali e dei relativi incrementi economici al personale docente, educativo ed ATA” per un ammontare di 320 milioni di euro;
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all’art.3 finalizza la residua disponibilità, 31 milioni di euro, “all’attivazione di progetti sperimentali per la valutazione delle scuole e per premiare gli insegnanti che si distinguono per un generale apprezzamento professionale all’interno di una scuola”;
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all’art. 4 garantisce che “le risorse ……. relative agli esercizi finanziari successivi al 2010, sono prioritariamente dedicate alle medesime finalità di cui all’art.2”, quindi al mantenimento della validità delle anzianità anche per gli anni 2011 e 2012. La formulazione dell’articolo vincola, pertanto, alla copertura delle anzianità anche per i prossimi due anni con priorità rispetto a qualunque altra finalizzazione. Al riguardo si deve tener presente che i risparmi complessivi certificati per il 2010, pari a 351 milioni di euro, sono una risorsa “a regime” destinata non solo a permanere ma ad incrementarsi con i risparmi relativi al corrente anno scolastico.
La certificazione da parte del MEF, che riconosce 351 milioni di euro di risparmi invece dei 410 milioni stimati, deriva dal fatto che il MEF certifica in base ai risparmi di “spesa” e non in base alle “riduzioni di organico”. Questo criterio determina una riduzione di 59 milioni di euro dovendo calcolare il costo degli stipendi di circa 2000 unità di personale “inidoneo o in esubero”.
Il testo verrà immediatamente, dopo l’informativa odierna imposta dalla previsione normativa di emanazione “sentite le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative”, firmato dal ministro On. Gelmini e inviato per l’ulteriore sottoscrizione al MEF. In considerazione delle interlocuzioni avvenute tra i due ministeri, non è prevedibile ipotizzare alcun intervento ostativo da parte del MEF.