In data 20 e 21 marzo si sono tenuti al Miur, a seguito di richiesta effettuata dalle OO.SS., due incontri per trattare le problematiche relative al personale ATA.
In particolare, nell’incontro del 20 marzo si è parlato di problematiche ATA relative al personale non di ruolo, con particolare riguardo a quanto appresso riportato:
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a seguito delle nomine di supplenze del personale ATA “fino all’avente diritto”, relativamente ai profili professionali di assistente amministrativo e assistente tecnico, si sono evidenziate delle situazioni di lesioni di diritti. In particolare si è verificato, talvolta, che alcuni aspiranti inseriti nelle graduatorie permanenti che si sono visti superare da inseriti in graduatoria di 3^ fascia, in quanto le nomine “fino all’avente diritto” hanno determinato la necessità di attingere i nominabili tra gli inseriti nella graduatoria di istituto e poteva accadere che l’aspirante inserito in prima fascia non fosse inserito nella graduatoria di tale istituzione scolastica.
A tal proposito, si è convenuto che l’Amministrazione predisponga una nota per riconoscere, a quanti abbiano già avviato contenziosi con richiesta di procedura di conciliazione, o, a quanti lo facciano successivamente, il riconoscimento giuridico del servizio agli aspiranti inseriti nella corrispondente graduatoria permanente, in posizione utile al conseguimento delle nomina; -
richiesta di riconoscere al personale nominato fino all’avente titolo la fruizione di congedi spettanti al personale supplente annuale, in considerazione della natura del posto su cui si è proceduto a nomina. In particolare è stato evidenziato dalle OO.SS. che si sono create differenti posizioni degli Uffici Scolastici regionali, alcune estensive, altre restrittive, vista la natura della nomina “fino all’avente diritto”.
L’Amministrazione, sulla prima questione si è dichiarata disponibile; sulla seconda, invece, si è riservata una riflessione.
La delegazione SNALS-CONFSAL ha chiesto, inoltre, un incontro per trattare alcune problematiche relative al personale ATA a tempo indeterminato ed in particolare: mobilità professionale ATA, emanazione della direttiva Miur per il compenso spettante ai DSGA in casi di reggenza e retribuzione per lo svolgimento delle mansioni superiori.
L’Amministrazione, accogliendo la richiesta della nostra e delle altre OO.SS. ha fissato un incontro per la mattinata del giorno 21. Nell’incontro odierno la delegazione SNALS-CONFSAL ha formulato nel dettaglio le seguenti proposte:
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provvedere all’urgente emanazione di un provvedimento per le nomine in ruolo del personale ATA, visto che, tra l’altro, è stato firmato il decreto interministeriale degli organici e, conseguentemente, è stato rimosso l’ostacolo addotto dal MEF per l’effettuazione di tali nomine;
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riprendere il discorso sulla mobilità professionale, consentendo al personale che abbia superato le prove preselettive, ma, a causa del limite numerico del contingente relativo alla formazione non ha potuto partecipare alla stessa e, conseguentemente, alle fasi successive, al fine del conseguimento di una eventuale idoneità. Ciò diventa di particolare rilievo per coloro che, appartenendo ai ruoli di assistente amministrativo, hanno partecipato alla mobilità professionale per accedere al profilo di DSGA, superato le prove preselettive e, in alcuni casi, continuano a svolgere la funzione di DSGA, acquisendo sul campo preziose professionalità che vanno salvaguardate e non disperse;
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sollecitato l’emanazione dell’atto di indirizzo, affinché si possa procedere all’ARAN alla contrattazione per definire il compenso spettante ai DSGA, titolari di scuola normodimensionata, cui sia stato conferito l’incarico aggiuntivo di altra istituzione scolastica sottodimensionata (art. 4, comma 70, legge 183/2011);
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chiesto di rileggere, in apposito incontro, ed inviare agli organi di controllo, il regolamento delle supplenze del personale ATA, già definito in data 20/12/2010, e mai sottoposto all’iter di validazione;
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analizzato il problema della retribuzione per lo svolgimento delle mansioni superiori. In relazione a quanto previsto dall’art. 1, comma 44, della legge di stabilità 2013, avente per oggetto ”liquidazione compenso assistenti amministrativi utilizzati su posti di DSGA vacanti o disponibili”, ha dichiarato che tale norma è fortemente penalizzante per tale personale che ha accettato detto incarico a settembre, sapendo di andare incontro ad una certa retribuzione, fortemente disattesa sia dalle indicazioni fornite dal MEF/IGOP con la nota del 7/12/2012 e sia dalla suddetta legge di stabilità. Infatti, se avessero conosciuto per tempo a quale tipo di retribuzione andavano incontro non avrebbero certamente accettato di svolgere un lavoro oneroso e carico di responsabilità, rischiando, paradossalmente, di rimetterci economicamente. Su questo punto la nostra delegazione ha dichiarato che ci vengono segnalate proteste continue dalla generalità delle province. Lo SNALS-Confsal sta valutando una possibile azione legale da intraprendere a tutela degli interessati; rivendica comunque la certezza della corresponsione del pagamento di un assegno ad personam, come previsto dalla normativa in vigore, in materia di retribuzione, in tutti i casi in cui la retribuzione in godimento da tali lavoratori, ecceda la retribuzione iniziale prevista per il profilo di DSGA;
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convocare un apposito tavolo tecnico per valutare la possibilità di attuazione della rinuncia alle posizioni economiche, volontà espressa da molti assistenti amministrativi, ed in particolare modo, nella Regione Piemonte; ciò in conseguenza delle limitazioni imposte sia dalla nota del MEF/IGOP del 7/12/2012 e sia dalla legge di stabilità 2013;
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riaprire il confronto per l’emanazione del concorso ordinario di DSGA;
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chiesto di ridiscutere i contenuti della nota del MEF-IGOP datata 7/12/2012 sul pagamento dell’indennità di funzioni superiori degli assistenti amministrativi che sostituiscono i DSGA, che fa delle pesanti incursioni sul fronte contrattuale e non risolve il pagamento delle indennità di reggenza ai DSGA, cui essa è stata affidata.
L’Amministrazione, a seguito delle varie richieste da parte sindacale, convocherà appositi incontri per iniziare a discutere, sia pure gradualmente, tutta la complessa problematica del personale ATA.